RACHIK E WEISSTEINER CONQUISTANO LA "CITTA' ARCHEOLOGICA"
02 Maggio 2015Dalla corsa dei gladiatori al trionfo di Silvia Weissteiner e Yassine Rachik. Il 1° maggio della corsa internazionale Oderzo Città Archeologica ha regalato emozioni e divertimento. Un bel modo per accompagnare la festa del ventesimo anniversario di una delle corse su strada più qualificate d’Italia. Per la prima volta in diretta Rai, l’evento trevigiano ha saputo valorizzare la bravura dei suoi protagonisti e il fascino di un territorio impreziosito dalle antiche vestigia romane, ma anche dall’accoglienza dei suoi abitanti. Peccato per il maltempo che ha accompagnato gran parte del pomeriggio, complicando l’impegno organizzativo della Nuova Atletica Tre Comuni. Ma la festa non è mancata, tra figuranti vestiti da antichi romani, ospiti eccellenti (come il trio formato da Orlando Pizzolato, Gianni Poli e Salvatore Bettiol, un pezzo di storia della maratona azzurra) e pioggia (pure) di coriandoli. Silvia Weissteiner ha confermato il feeling con le strade di Oderzo, trionfando per la settima volta (seconda consecutiva, dopo il filotto di successi infilato dal 2005 al 2009) ai piedi del Torresin, la caratteristica torre con l’orologio che svetta su Piazza Grande. La gara si è decisa nell’ultimo chilometro, quando l’altoatesina ha allungato la sua falcata leggera sull’asfalto bagnato, andando a staccare Anna Incerti e la bravissima Barbara Bressi, un’outsider che per tutta la gara è stata capace di seguire come un’ombra le più titolate avversarie e poi ha festeggiato sul traguardo come se avesse vinto. “Sapevo che arrivando all’ultimo giro con la Weissteiner non avrei avuto scampo, ho provato a fare la selezione prima, ma Silvia è stata più brava: queste, del resto, sono le sue distanze. Io punto alla Coppa Europa dei 10.000 metri”, ha commentato Anna Incerti, al rientro agonistico dopo la bella prova offerta alla maratona di Nagoya d’inizio marzo e già preselezionata dalla Federazione per i 42 chilometri di Rio 2016. Il cambio di ritmo di Silvia Weissteiner è stato ancora una volta micidiale. “Ho faticato all’inizio, ma poi non ho avuto problemi. Oderzo è una gara che mi piace tantissimo. Un bel modo per iniziare una stagione che non so ancora dove mi porterà. Dopo i tanti infortuni degli ultimi anni, preferisco vivere alla giornata”, ha spiegato la sette volte regina, per la quale si torna ad ipotizzare un debutto in maratona. Giù dal podio, quarta, un’altra azzurra, Federica Dal Ri. Subito dietro, la giovane Martina Merlo, premiata con la coppa “Silvana Magris”, come “atleta grintosa di giornata”. Con Andrea Lalli presente in Piazza Grande solo in veste di spettatore, a causa del riacutizzarsi di un problema tendineo, la gara maschile è vissuta sulla fuga di un terzetto, formato da Yassine Rachik, Ahmed El Mazoury e dal diciottenne ugandese Fred Musobo, già davanti a tutti dopo un paio di chilometri di gara. A poche centinaia di metri dall’inizio del penultimo giro, Rachik ha progressivamente allungato, staccando Musobo ed El Mazoury. Quest’ultimo ha poi superato l’ugandese in volata, agguantando la piazza d’onore, dopo la vittoria del 2013. Yassine Rachik, 22 anni ancora da compiere, si è confermato atleta in crescita. Un talento versatile (nei primi mesi dell’anno si è destreggiato tra cross, indoor e strada) su cui l’atletica italiana potrà fare affidamento in futuro. La sua famiglia è originaria del Marocco, ma vive da tempo nel Bergamasco. Tesserato per l’Atletica Cento Torri Pavia, Yassine è in attesa di ottenere la cittadinanza italiana. “Ormai dovrebbe essere questione di pochi mesi, vorrei indossare l’azzurro agli Europei under 23. Mi alleno gareggiando e anche a Oderzo ho dimostrato di essere in crescita”, ha detto dopo una vittoria che è parsa più netta di quanto suggerito dai distacchi finali. Il pomeriggio opitergino era iniziato con le gare del Grand Prix Giovani. Poi è toccato al 19° Trofeo Mobilificio Vittoria, la passerella dedicata ai diversamente abili, in cui l’atleta più applaudito è stato la stella di casa, Alvise De Vidi. In mattinata, successo per il debutto della Gladiatorum Race, la corsa in costume romano che ha anche inaugurato il circuito “42 di Marca”, un tris di gare (seguiranno la Corritreviso, il 26 giugno, e la Mezza di Treviso, l’11 ottobre) la cui somma dà esattamente la distanza della maratona. I primi a giungere sul traguardo sono stati due trevigiani, Christian Cenedese e Ilaria Gurini, ma la festa si è allargata a tutti i partecipanti, con menzione obbligata per Chiara Zambon, Daniele Cesconetto e Lucio Manfrè, premiati per i costumi più belli.
RISULTATI. MASCHILI. Gara internazionale (9.800 m): 1. Yassine Rachik (Mar) 28’16”, 2. Ahmed El Mazoury (FF.GG.) 28’23”, 3. Fred Musobo (Uga) 28’24”, 4. Marco N. Salami (Esercito) 28’49”, 5. Isaac Kiprop (Uga) 28’52”, 6. Simone Gariboldi (FF.OO.) 28’55”, 7. Giovanni Gualdi (Corrintime) 28’57”, 8. Francesco Bona (Aeronautica Miltare) 29’23”, 9. Markus Ploner (Sterzing Volksbank) 29’26”, 10. Rok Puhar (Slo) 29’33”. 19° Trofeo Mobilificio Vittoria (diversamente abili). Handbike: 1. Mauro Cattai. Carrozzine olimpiche. Paraplegici: 1. Federico Mestroni (Pol. Nordest). Tetraplegici: 1. Alvise De Vidi (FF.AA.). Grand Prix Giovani. Allievi (2.470 m): 1. Mihail Sirbu (Gs Quantin – Tratt- I Novembre) 8’16”, 2. Edoardo Moresco (Vicentina) 8’17”, 3. Gianluca Zago (Gagno Ponzano) 9’01”. Cadetti (1.670 m): 1. Lorenzo Botter (Gagno Ponzano) 5’41”, 2. Simone Masetto (San Giacomo Banca della Marca) 5’45”, 3. Daniel Rizzetto (Sernaglia) 5’48”. Ragazzi (865 m): 1. Filippo Rento (Gs Astra) 2’56”, 2. Colin Bonato (Nuova Atl. Tre Comuni) 2’56”, 3. Nicolò Bedini (Pol. Padana) 3’00”. Esordienti (500 m): 1. Jacopo De Carli (Us Primiero) 1’26”, 2. Sami Laaziri (Gs Astra) 1’29”, 3. Samuel Mazzucco (Gs Quantin – Tratt. I Novembre) 1’30”. Gladiatorum Race (11.097 m). SM: 1. Stefano Daniel (Nuova Atl. Tre Comuni) 41’39”. SM35: 1. Enrico Somoli (Biotekna Marcon) 39’16”. SM40: 1. Christian Cenedese (Atl. San Rocco) 37’33”. SM45: 1. Franco Zanardo (Atl. Sernaglia) 39’09”. SM50: 1. Flavio Olto (Edilmarket Sandrin) 38’01”. SM55: 1. Massimo Tombacco (Nuova Atl. Tre Comuni) 41’45”. SM60: 1. Costante Rado (Tre Comuni) 42’24”. SM65: 1. Domenico Zigoni (Pol. Padana) 50’19”. SM70: 1. Giampaolo Zanatta (Atl. Trichiana) 53’14”. SM80: 1. Benvenuto Pasqualini (Idealdoor Lib. S. Biagio) 57’36”.
FEMMINILI. Gara internazionale (5.470 m): 1. Silvia Weissteiner (Forestale) 17’44”, 2. Anna Incerti (FF.AA.) 17’50”, 3. Barbara Bressi (Self Montanari Gruzza) 17’56”, 4. Federica Dal Ri (Esercito) 17’59”, 5. Martina Merlo (Aeronautica Militare) 18’11”, 6. Valentina Costanza (Esercito) 18’12”, 7. Yusneysi Santiusti Caballero (Cus Pisa Atl. Cascina) 18’21”, 8. Michela Zanatta (Biotekna Marcon) 18’23”, 9. Giovanna Epis (Forestale) 18’29”, 10. Paula Todoran (Rom) 18’29”. 19° Trofeo Mobilificio Vittoria (diversamente abili). Handbike: 1. Valeria Corazzin (Brancacicloni). Grand Prix Giovani. Allieve (2.470 m): 1. Sara Sartori (Atletica di Marca) 10’42”, 2. Aurora Bettamin (Due Torri Sporting Club Noale) 10’55”, 3. Emily Soncin (Jesolo Turismo) 11’09”. Cadette (1.670 m): 1. Sara Mazzucco (Gs Quantin – Tratt. I Novembre) 6’13”, 2. Miriam Sartor (Montello Runners Club) 6’22”, 3. Luana Rasera (Gagno Ponzano) 6’29”. Ragazze (865 m): 1. Vittoria Mezzalira (Audace Noale) 3’05”, 2. Camilla Comina (Gs Quantin – Tratt. I Novembre) 3’06”, 3. Sofia Ros (Lib. Tonon Vittorio Veneto) 3’09”. Esordienti (500 m): 1. Irene Piva (Pol. Caprioli) 1’41”, 2. Giada Biancat (Atl. Aviano) 1’47”, 3. Emily Bottega (Us Primiero) 1’49”. Gladiatorum Race (11.097 m). SF: 1. Chiara Zambon (Playlife Sports Runners) 57’19”. SF35: 1. Maryana Bedini (Pol. Padana La Marca) 43’31”. SF40: 1. Ilaria Gurini (Essetre Running) 43’07”. SF45: 1. Michele Ipino (Bassano Running Store) 46’11”. SF50: 1. Marilena Dall’Anese (Atl. Aviano) 47’40”. SF55: 1. Ermenegilda Nicolini (Bassano Running Store) 51’14”. SF60: 1. Valeria Benedetti (Atl. Galliera Veneta) 51’43”.
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